Due specie di muntjak, il muntiacus vaginalis e il muntiacus reevesi, separate dalla catena montuosa dell’Himalaya, apparentemente identiche, ma profondamente diverse.
Il muntiacus vaginalis o muntjak indiano è originario dell’India settentrionale, Sri Lanka, Pakistan, Nepal, Bangaldesh e Bhutan. Possiede un mantello morbido e breve, marroncino o grigiastro; le sue dimensioni variano dagli 88 a 135 cm di altezza (38-66 cm al garrese), con i maschi leggermente più grandi. È onnivoro e si nutre di frutta, radici, semi, uova di uccello, ma anche di piccoli animali e all’occorrenza di carcasse. I maschi sono dotati di piccoli palchi di circa 15 cm, mentre le femmine presentano solo ciuffi di pelo e monconi ossei. Gli esemplari maschili presentano inoltre due canini superiori leggermente allungati di circa 2.5 cm, che fuoriescono dalla bocca, con cui i muntjak sono in grado di infliggere ferite gravi ad altri animali o ad altri membri della stessa specie durante i combattimenti.
Il muntiacus reevesi o muntjak della Cina è diffuso a Taiwan e nella parte orientale della Cina. Misura 50 cm al garrese e 95 cm di lunghezza e pesa 10-18 Kg; il mantello ha un colore marroncino grigiastro, caratterizzato dalla presenza di strisce più scure sulla faccia. I maschi possiedono piccoli palchi, di 10 cm di lunghezza, impiegati nel combattimento, insieme agli affilati canini.

A parte qualche piccola differenza fisica, dunque, queste due specie appaiono molto simili: per studiare le differenze, infatti, bisogna spingersi all’interno dell’animale, fino a studiarne le cellule, più precisamente il corredo genetico di questi due animali. Comparando i due cariotipi (con cariotipo si intende la costituzione del patrimonio cromosomico di una specie) si evidenzia una profonda diversità: per il muntiacus vaginalis osserviamo un patrimonio genetico composto da 7 cromosomi, raggruppati in due coppie di omologhi e una tripletta di sessuali; per il muntiacus reevesi, invece, possiamo osservare un cariotipo molto più complesso, formato da 22 coppie di cromosomi omologhi e una coppia di cromosomi sessuali.
Questo particolare studio ci dimostra come due animali, apparentemente identici, con un chiaro antenato comune, a causa di limiti naturali quasi invalicabili come la catena montuosa dell’Himalaya, hanno avuto uno sviluppocompletamente differente a livello genetico.