La danza degli storni

La natura ci sorprende spesso con le sue meraviglie e stranezze, ma se c’è una caratteristica davvero affascinante che accomuna tutti gli organismi è l’istinto di sopravvivenza.

Come tutti sappiamo ogni specie in natura deve in qualche modo affrontare delle difficoltà per sopravvivere, c’è chi ha imparato a farlo da solo e chi invece sa farlo bene in gruppo. Ci sono individui che si riunisco a formare un branco per sentirsi più forti, come nel caso di molti predatori, ma ci sono altri che lo fanno per sentirsi protetti e sicuri dalle minacce che incombono sulla propria specie. Nel caso di quest’ultimi bisogna tenere in considerazione che gli individui di un gruppo devono saper comunicare bene tra loro durante l’organizzazione di una fuga da un predatore e per questo bisogna fare affidamento ad un sistema efficace per disperdere l’informazione.storno Un esempio lo sono le incantevoli “danze” che fanno gli stormi di storni (Sturnus vulgaris)Questo particolare fenomeno è stato soggetto di studi da parte di un gruppo di scienziati italiani comprendente fisici, biologi, ornitologi e matematici.


Prima degli studi si supponeva che in uno stormo fosse un solo individuo ad incaricarsi di indicare la direzione dello spostamento, ma in realtà non era esatto. La ricerca è stata effettuata con filmati e immagini ad alta risoluzione per osservare sequenze riavvicinate anche di singoli spostamenti.

I risultati della ricerca hanno permesso di capire che un ristretto numero di uccelli vicini tra loro cambia direzione per primi e che il resto degli individui imita il movimento del compagno vicino. In questo modo la propagazione dell’informazione risponde alle esigenze, ovvero, è veloce ed efficace. In base ad una stima la velocità di propagazione si aggira sui 20 metri al secondo, ma questo dipende anche dalla grandezza dello stormo. Questo aspetto caratterizza la fluidità del movimento.

2013_10_17_5_rsz_crpIn oltre lo studio esclude che la dispersione dell’informazione avviene attraverso segnali sonori. La fluttuazione avviene principalmente per confondere il predatore, che di solito quando si trova a competere con un gruppo di individui, non necessariamente uccelli, concentra la caccia su una singola preda; in questo caso il continuo movimento degli uccelli mette in confusione il predatore.

La principale minaccia degli storni è il falco pellegrino.

Questa spettacolare danza mette in risalto le doti di sopravvivenza degli storni, ma può essere osservata anche in altre specie (es. nelle sardine e gli gnu). Ci troviamo quindi di fronte ad una tecnica che accomuna specie diverse e studiata per contrastare gli attacchi dei predatori.

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