La pesca sostenibile / Non tutti la conoscono

 

Le nuove tecnologie hanno permesso all’uomo di dominare in qualsiasi ambiente; garantendo sempre una grandissima quantità di cibo. Anche la pesca è diventata “moderna”, sdradicando quasi totalmente le vecchie tecniche peschereccie. Ma a che prezzo? Il mare è un ambiente molto stabile, più dell’ambiente aereo. Un grande utilizzo delle risorse marine, causa un impoverimento della fauna e della flora. La gran parte delle specie non c’è fa a tenere i nostri ritmi!

pesce finito

Vediamo questo fenomeno quando parliamo dei pesci marini che abitualmente consumiamo, che diminuiscono con una velocità allarmante! Un esempio attuale? Il tonno: Pesca del tonno / Un comportamento indiscriminato.

 

Una pesca sostenibile? Vediamo gli attrezzi.

Vedremo in ordine, partendo da quelli con il minor impatto sull’ambiente marino, gli attrezzi usati nell’attività peschereccia:

  • La nassa: E’ un vecchio strumento a forma di imbuto o gabbia che viene calato a mano e intrappola il pesce grazie ad un’esca. Artigianale e selettivo: eventuali catture indesiderate o esemplari sotto taglia- possono essere rilasciati vivi in mare.

  • La rete da posta: Rete fissa artigianale, molto diffusa nel Mediterraneo con varie tipologie. Può essere formata da un’unica pezza di rete (reti ad imbocco) o da tre pezze di rete sovrapposte (tremaglio) in cui restano impigliate molte varietà di pesce, sopratutto quelle che vivono vicino al fondale, come sogliole, scorfani, seppie e cefali.




  • Palangaro di fondo: E’ composto da un insieme di ami collegati da un sostegno e calati in prossimità dei fondali per la pesca di fondo. Contrariamente al palangaro derivante, utilizzato per la cattura di grandi pelagici, questo, se correttamente usato, è abbastanza sostenibile.

  • Reti a circuizione cianciolo: una potente sorgente di luce (lampara) attira i pesci che formano un “banco” che viene circondato dalla rete. Attrezzo selettivo per la cattura sopratutto del pesce azzurro.

  • Tonnara voltante: rete a circuizione di grandi dimensioni, utilizzata per la pesca del tonno. Se dotata di FAD comporta la cattura accidentale di specie indesiderate o protette come squali, delfini e tartarughe marine.

  • Palangaro derivante: A un lungo cavo di nylon munito di galleggianti sono collegati a un grande numero di ami. Il sistema è lasciato in balia del venti e delle correnti per catturare grandi pesci pelagici. Poco selettivo, cattura accidentalmente anche squali, delfini e tartarughe marine.

Funzionamento di una draga turbosoffiante / Pesca sostenibile?
Funzionamento di una draga turbosoffiante / Pesca sostenibile?
  • Rete da traino: Molto diffusa, necessita di imbarcazioni piuttosto potenti. Le reti a strascico, che vengono trainate sul fondale per la cattura di specie da fondo, hanno un forte impatto sugli habitat e le specie marine di fondo. le reti da traino pelagico sono trainate da coppie di imbarcazioni e catturano sopratutto piccoli pelagici come acciughe e sardine

  • Draga turbosoffiante: Attrezzi trainanti che smuovono il fondale sabbioso con potenti getti d’acqua mentre un rastrello raccoglie molluschi (vongole sopratutto) ma anche ogni altro organismo presente. Sono tra gli attrezzi più dannosi!

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