Lotta contro lo Pteroide – Specie invasiva

 

Il pesce leone (Pterois miles) è un parente stretto del nostro ben conosciuto Pteroide volante. [su_button url=”http://lepassionicondivise.altervista.org/la-legge-dello-pteroide/” style=”3d” background=”#0fb5da” color=”#0c0101″ size=”10″ text_shadow=”0px 0px 0px #190303″]La legge dello Pteroide[/su_button]

Questo pesce è una specie aliena, o alloctona, nel nostro mar Mediterraneo. L’aumento della temperatura e del Canale di Suez permettono a questo animale di entrare nei nostri mari, e di adattarsi. Ma che problemi ci causano questi pesci? Essendo predatori voraci, i pesci leoni fanno lauti banchetti di pesci più piccoli e crostacei; quindi il danno ricadrebbe sulle attività pescherecce, oltre che causare gravi problemi alla fauna e alla vegetazione del Mediterraneo.

 

Una diffusione più che rapida

Questi animale presentano un ciclo di vita molto rapido, infatti possono deporre le loro uova ogni quattro giorni, per un totale di due milioni l’anno!!!! Queste uova galleggiano sulla superficie dell’acqua, e possono viaggiare grazie alle correnti oceaniche per circa un mese prima di schiudersi. Ma non è finita qui! Una volta usciti dall’uovo, i piccoli pesci neonati si sviluppano molto velocemente. Oltre a questo, possono mantenere a debita distanza i possibili predatori grazie alla a numerose spine che presenta sul corpo. Non stupisce quindi che la popolazione di questo animale sia continuamente in aumento, e che la lotta contro lo Pteroide è iniziata. Da studi fatti sulle popolazioni di questo pesce si è potuto costatare che la popolazione intorno a Cipro è aumentata di moltissimo in un anno; infatti questo animale ha, attualmente, occupato l’intera costa sud-orientale.




 

Pesce leone
Pesce leone

Azioni contro lo Pteroide

L’arrivo di questa specie “aliena” è documentato in un report apparso nei Marine Biodiversity Records, a firma Demetris Kletou, delLaboratorio di Ricerca Ambientale a Limassol (Cipro), e Jason HallSpencer della Scuola di Scienza e Ingegneria Marina alla Plymouth University. Il pensiero comune è quello di utilizzare questi dati per eliminare il pesce leone dai nostri mari.

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Una soluzione sarebbe quella di introdurre nelle zone d’interesse il suo predatore naturale, la cernia. Gli esperti consigliano ai sub e ai bagnanti di stare molto attenti se intravedono questo pesce; infatti il pesce leone porta, insieme agli aculei, potenti tossine paralizzanti, capaci di uccidere anche un uomo.

 

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