No! Io non lo faccio! / Ribellione negli animali

[su_heading size=”20″ margin=”10″]E’ impensabile pensare a qualcosa o qualcuno che ci tolga la nostra libertà di fare, ma in particolare quella di essere. Essere chi o cosa? Semplicemente noi stessi: individui con una personalità, con voglia di fare e di plasmare le cose intorno a noi. [/su_heading]

Sempre più persone credono, giustamente, all’esistenza delle emozioni negli animali. Al contrario, molti scienziati non credono a questa realtà, perché è difficile, se non impossibile, dimostrarla con dati sperimentali. Tuttavia ci sono moltissimi aneddoti, racconti ed esperimenti sporadici che testimoniano una forte personalità negli animali. Scusate, ma quando un individuo ha delle preferenze, talvolta diverse da quelle di altri individui della stessa specie, o mostra dei veri e propri fenomeni di ribellione, non vuol dire che quell’individuo sta mostrando un’emozione in quel momento?

Andiamo a scoprire la ribellione negli animali, descrivendo esperienze, racconti ed esperimenti:

 

 

Charles il polpo ribelle

L’esperimento vedeva l’utilizzo di polpi, animali invertebrati, per scoprire se anche questi erano in grado di imparare compiti condizionati come i vertebrati. Furono addestrati per questo esperimento tre polipi: Albert, Bertram e Charles. Albert e Bertram impararono che accendendo una luce, attraverso l’utilizzo di una leva, ricevevano un gustoso pezzetto di pesce. Durante le prime prove anche Charles sembrava promettere piuttosto bene.

 

Polpo / Ribellione negli animali
Polpo / Ribellione negli animali

 

Ad un certo punto però si ribellò! Tirò la leva con tanta forza che la ruppe. Successivamente prese la lampada e la trascinò in acqua. In fine con un’espressione di sfida, nuotò a pelo d’acqua e spruzzò con assoluta precisione gli sperimentatori! Ecco a voi un polipo arrabbiato!

 

La libertà di scelta nei peromischi

J. Lee Kavanau concesse l’opportunità a dei peromischi,  topi dai piedi bianchi, di regolare i livelli di luminosità della gabbia attraverso l’utilizzo di una leva, e osservò che questi animali preferivano una luce più tenue rispetto alla luce intensa o al buio. Se un individuo rimaneva da solo nella gabbia, questo regolava la luce in base alle sue preferenze (da notare che esiste sicuramente una certa individualità anche negli animali!).

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Peromisco dai piedi bianchi / Ribellione negli animali

Ben presto Lee si accorse che se spegneva la luce, i peromischi l’accendevano al livello più alto possibile; al contrario se la accendeva loro la spegnevano! Questo comportamento si poteva produrre anche inserendo gli animali nel loro nido, o togliendoli da esso: nel primo caso i peromischi uscivano dal nido, nel secondo correvano subito al suo interno.

Questi animali allo stato naturale hanno una così grande libertà di scelta e di cambiare l’ambiente circostante, che necessitano sicuramente di molta libertà di fare nella loro vita. Questo loro bisogno è così grande da superare i limiti sicuri della sopravvivenza? Gli esperimenti ci suggeriscono questo.

 

Bibi il criceto ribelle

Questo aneddoto deriva dalla mia esperienza personale. La mia cricetina Bibi è particolarmente irruenta e non molto docile. Durante le periodiche pulizie della gabbia, Bibi viene messe in un trasportino apposito con cibo e acqua. Quando la sua gabbia è pulita e “a posto”, lei viene rintrodotta. Appena entra nella gabbia, Bibi inizia subito a scavare, a correre e a ribaltare i suoi oggetti.

Bibi / Ribellione negli animali
Bibi / Ribellione negli animali

La spiegazione? Prima della pulizia Bibi ha creato un habitat costruito da lei, con cibo sotterrato, carta rotta, calzini bucati, segatura sparsa e buchi profondi. Lei ha scelto questa disposizione e certamente stava bene nell’habitat che lei ha costruito. Peccato che un umano guastafeste deve rompere questo equilibrio, e la sua risposta distruttiva, o dispettosa, ha un senso!

Con il termine personalità indichiamo quell’insieme di atteggiamenti e comportamenti che caratterizzano e differenziano, una persona dalle altre. Questo termine, un po’ troppo antropocentrico, non descrive a pieno la condizione animali. Gli animali meritano una parola simile a personalità ma esclusivamente loro? E la ribellione negli animali, può dimostrare che anche loro sono esseri complessi e non semplici da generalizzare?

 

Un altro quesito d’aggiungere nel dibattito sulle emozioni animali.

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