Pesca del tonno / Un comportamento indiscriminato

 

[su_heading size=”20″ margin=”10″]Più passa il tempo e più il prezzo del pesce proveniente dal mare, e non dalle itticolture, sale vertiginosamente.  Vi siete mai chiesti il perché?[/su_heading]

Gli animali marini sono una “ricchezza” che sta diventando, via via sempre più rara e carente. Il lato economico è solo una versione del grande problema che abbiamo davanti: quello del consumo eccessivo delle nostre risorse naturali. L’aumento della popolazione ha portato ad un incremento dell’attività peschereccia; più consumo e meno pesce. In questo momento stiamo parlando di pesce, ma state ben attenti: il danno è anche a carico della flora e del mare stesso!

 




 

C’è una cura?

E quindi, cosa fare per migliorare questa condizione? La via migliore, ma anche più drastica, sarebbe quella di eliminare il pesce dalla nostra dieta. Questo porterebbe ad un incremento della popolazione delle specie ittiche non indifferente. Anche la itticoltura, se pur con diversi problemi, può alleggerire la moria di diverse popolazioni di pesci. Un altro strumento importante è la conoscenza e la consapevolezza!

La flora e la fauna marina, generalmente, ha un elevata capacità rigenerativa; se ha abbastanza tempo! Il problema è stato causato dal nostro modo passato (alcune volte anche presente) di pescare. Sistemi di aggregazione per pesci (FAD) o reti a strascico, insieme alla non noncuranza di molti pescatori, ha causato la morte mi milioni di individui, molti dei quali non erano nemmeno destinati agli usi alimentari. Le conseguenze? Guardate il video qua sotto:

 

Cosa finisce nella tua scatoletta di tonno?

Diverse iniziative sono state proposte per gestire al meglio la pesca dei tonni. A capo Greenpeace con la campagna Mareblu. L’iniziativa cercava di bandire i sistemi FAD utilizzati nella pesca dei tonni (Guardare il video in questo articolo per maggiori informazioni), e di guidare le aziende pescherecce verso iniziative più sostenibili. Oggi non si arriva neanche allo 0,2% di prodotti sostenibili. Ma le buone notizie non si fanno attendere! Infatti sta aumentando la percentuale di prodotti con la fascia verde; e i supermercati come Conad ed Esselunga stanno collaborando per avere sempre più prodotti sostenibili!

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E tu cosa scegli di fare?

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