Salviamo i lupi! Chi è il cattivo della favola ora? #1

 

(Premetto che questa discussione è abbastanza lunga, e quindi per facilitarne la lettura sarà divisa a puntate con diversa uscita.)

 

Il lupo, un animali e dir poco fantastico e maestoso! Il suo comportamento così pragmatico ha stimolato la mente delle persone, dai più ben pensanti filosofi alle persone più umili. Storie, racconti e leggende sono state create su questo animale; ma non tutte sono belle come si crede. Il lupo è stato considerato da sempre una creatura malvagia, demoniaca, assetata di sangue e distruttiva! La parola branco è del tutto dispregiativa e viene collegata, inconsciamente, ai lupi. Il significato di questa parola è: gruppo di animali, o di persone poco raccomandabili (cioè violente e aggressive). Ma qual’è il confine con la verità? Il lupo è pericoloso o un animale mansueto?

 

salviamo i lupi

 

Eccessi ed ignoranza

Il lupo non è certamente un animale mansueto, generalmente. E’ un animale selvatico, un predatore eccellente e quindi predisposto ai comportamenti aggressivi, che siano utilizzati in un contesto sociale o di caccia; ma come tutti gli animali selvatici “sa” che non è saggio uccidere senza freni! Questo comportamento assassino senza freni non gioverebbe sicuramente allo stato di conservazione della popolazione. In queste condizioni, un gruppo di lupi non attaccherebbe mai un uomo. Quindi perché attaccano gli allevamenti umani? 

I lupi non attaccano gli uomini, ma i suoi possedimenti! A causa della grande espansione delle attività antropiche, gli habitat naturali di prede e predatori si è notevolmente ridotto. Se aggiungiamo che molte possibili prede del lupo vengono cacciate anche dall’uomo, abbiamo creato un bel problema! I lupi, affamati da questa mancanza di prede, si avvicinano sempre di più alle città umane, e si cibano degli animali che sono comodamente rinchiusi nei recinti. Possiamo dare la colpa ai lupi, conoscendo queste condizioni? Certamente no.




Campagne contro l’abbattimento / Salviamo i lupi!

Diverse sono state le campagne per abolire l’abbattimento di questa specie minacciata. Si stimava negli anni ’70 che la popolazione di lupi italiana fosse costituita da circa 300 individui. La popolazione odierna conta numeri ben più positivi, ma non ancora ottimali: 1000-1500 esemplari. L’espansione è partita presumibilmente dal parco nazionale dell’Abruzzo e in Toscana. Nel primo luogo, grazie all’Ente gestionale del parco e al Wwf, si è potuta svolgere un importante campagna, “L’Operazione San Francesco”, con scarsi effetti sulla popolazione. Dopo qualche anno si è arrivati in una condizione critica, con circa un centinaio di individui.

Cucciolo di lupo
Cucciolo di lupo con sua madre / Salviamo i lupi

Arrivati a questo punto, pareva chiaro che la condizione del lupo era seria e critica, e quindi c’era la necessità di leggi di conservazione! Oggi siamo ritornati alla condizione dove gli allevatori chiedono nuove leggi di abbattimento per il lupo (non impariamo mai?). Una soluzione pratica fu suggerita da Almo Nature: l’utilizzo del Pastore Maremmano. Era pronta a regalare cuccioli di Maremmano, addestrati, ai pastori, e a fornire gratis, per almeno un anno, il cibo necessario per provvedere al sostentamento di questi animali. Il pensiero che spinge questa idea è quello di salvaguardare il lupo perché in un lontano passato (molto passato!) ha aiutato nella caccia, diventando con l’addomesticamento il nostro caro cane moderno.

 

Quindi chi è il cattivo della favola? I dati, le iniziative e le ricerche dicono che siamo noi; quindi salviamo i lupi!

 

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