Il comportamento di Homing

La pratica dell’osservazione, unita al metodo scientifico, è la dimostrazione della curiosità e del bisogno di sapere dell’animo umano. Non è un caso che prima della rivoluzione tecnologica, tutto era basato sull’osservazione, in particolare della natura. La vera bellezza del comportamento animale però non è mai stata colta fino a che i padri fondatori dell’etologia, quali Timbergen, Lorenz e Von O. Frisch, l’hanno portata alla luce come una vera e propria scienza. Questo articolo è proprio dedicato ad uno dei primi esperimenti etologici di Timbergen: il comportamento di homing.

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Stimoli visivi

Avete mai perso la vostra macchina nel parcheggio di un supermercato? Bene, il comportamento in questione è similare, in quanto entrambi sono guidati dal senso d’orientamento attraverso stimoli visivi. Più scientificamente è quel comportamento che permette ad un animale di ricordare dove è la sua tana o il cibo nascosto, tutto questo grazie a dei riferimenti visivi.

E’ stato Timbergen ad osservare e descrivere questo comportamento, sulle dune di sabbia di una spiaggia vicino ad Huston. Lui e il suo gruppo facevano quasi 70 miglia al giorno per vedere le vespe terricole che compivano questo rituale!

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L’esperimento di Tinbergen

Le vespe terricole quando escono per andare a caccia svolgono, un ben determinato rituale: partendo da terra effettuano voli circolari sempre più larghi, finché non iniziano a volare in linea retta, dritte verso il territorio di caccia. Una volta che torna, la vespa scavatrice sa perfettamente dove si trova il suo nido e vi si precipita senza esitazione! Tinbergen dimostrò con un suo esperimento che togliendo tutti gli oggetti o ciuffi d’erba intorno al nido, le api sono confuse e molto difficilmente sapranno trovare la strada di casa. Un altro suo esperimento confermò la sua ipotesi. Egli circondò il nido con delle pigne. Quando le vespe uscirono videro le pigne e si indirizzarono verso il territorio di caccia. Tinbergen spostò il cerchio di qualche centimetro. Le vespe tornarono e si posizionarono perfettamente nel centro del cerchio fatto con le pigne.

Il suo intento era così semplice da essere quasi banale, anche se banale non lo è stato mai. Da quando gli animali hanno avuto la vista, la selezione natura ha perfezionato sempre di più questa caratteristica, in concomitanza con l’aumento dell’efficienza del sistema nervoso. L’utilizzo dei riferimenti visibili non rende la vita di un animale selvatico più comoda, la rende possibile! Pensateci la prossima volta che perderete l’auto nel parcheggio, la prossima volta vi conviene prendere punti di riferimento più grandi e fissi.

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